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E non basta la stella luminosa di Kakà. Si sapeva bene.
Un punto importante per com'è stato conquistato. Lottando con le unghie e coi denti contro un avversario non forte ma ostico che ha cercato per tutto il match la via del gol. Il Rapid non attacca ma sui chiude evitando errori gravi e limitando al massimo i danni.
Questa era l'unica tattica utile. Bravo Commissaire.
Gli attaccanti a secco possono rappresentare un campanello d'allarme ma la fiducia in loro resta immutata. Il centrocampo dipende dai propri pilastri, quasi tutti mancanti in questa terribile domenica.
Non è questo il vero Rapid, non deve essere questo. Le assenze di Ledesma, Mellberg, Senderos, Mutu, Amoroso, Pizarro e in seconda battuta Bogliacino e Rossi pesano come macigni sulle scelte del Commissaire.
Occorre una spruzzata d'energia per mettere in cassaforte questa qualificazione.
Si ricomincia da quattordici punti e senza sconfitte: nessun dramma Rapid, siamo comunque a cavallo.
Ma evitiamo cali di tensione. Gli avversari sono tosti e non aspettano altro che un nostro passo falso.
Forza Rapid! Torniamo sui livelli adatti a questa grande compagine.
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